covid-19 e gravidanza
Gravidanza

COVID-19: cosa sappiamo di gravidanza e neonato

Gravidanza 

  • Anche se al momento non sono ancora chiare le conseguenze dell’infezione da SARS-CoV-2 nelle donne in gravidanza, sembra che questo virus non dia esiti gravi né per la madre, come invece fu riscontrato con i coronavirus della SARS (Severe acute Respiratory Syndrome) e della MERS (Middle East Respiratory Syndrome), né per il neonato.
  • A ora le caratteristiche cliniche delle donne in gravidanza con polmonite COVID-19 sono sovrapponibili a quelle degli altri pazienti adulti e la gravidanza stessa e il parto non sembrano aggravarne le condizioni.
  • Le linee guida disponibili raccomandano che alle donne in gravidanza con sospetta infezione sia eseguito il test per la conferma e, in caso di esito positivo, il trattamento differisce da caso a caso, a seconda del quadro.
  • In gravidanza, in caso di sospetta polmonite da coronavirus, si può eseguire una radiografia del torace, ed eventualmente anche una TAC. Gli esami vanno eseguiti schermando le radiazioni all’altezza dell’utero.
  • Le donne infette e con polmonite dovrebbero essere monitorate da un team multidisciplinare in un centro di terzo livello e bisognerebbe prevedere camere di isolamento per travaglio, parto e cure neonatali.

Neonato

  • I dati ad oggi disponibili, per quanto limitati e inerenti solo il terzo trimestre di gravidanza, non indicano una trasmissione verticale, cioè da mamma a bambino in utero, di SARS-CoV-2, ma restano dubbi in merito a quella perinatale (cioè una volta che il bimbo è nato).
  • Al momento non è possibile stabilire se la trasmissione verticale intrauterina possa avvenire durante il primo o il secondo trimestre di gravidanza.
  • Un’analisi retrospettiva condotta su 9 donne al terzo trimestre con polmonite COVID-19 e ricoverate in un ospedale di Whuan dal 20 al 31 gennaio, mostra che i bambini, tutti nati tramite taglio cesareo, hanno avuto un punteggio Apgar tra 8 e 9 a 1 minuto e tra 9 e 10 a 5 minuti. Un dato quindi rassicurante.
  • L’analisi dei campioni di liquido amniotico, sangue del cordone ombelicale, tampone della gola neonatale e latte materno, ottenuti da 6 pazienti, non ha rilevato la presenza di SARS-CoV-2.
  • L’analisi preliminare di 15 donne incinte con polmonite lieve in Cina, 4 delle quali non hanno ancora partorito, non ha riscontrato l’infezione in nessuno degli 11 neonati, compreso quello nato tramite parto naturale, sottolineando così che al momento il parto vaginale non sembra del tutto controindicato nelle donne con COVID-19.

Allattamento

  • Nonostante i dati ad oggi disponibili non indichino la presenza del virus nel latte materno, i pareri su allattamento e possibile allontanamento della madre dal neonato sono discordanti.
  • È stato suggerito che i neonati nati da madri positive a SARS-CoV-2 siano isolati per almeno 14 giorni, durante i quali si sconsiglia l’allattamento diretto al seno.
  • Altri esperti ritengono che la separazione dal figlio dovrebbe essere contemplata solo se la madre si trova in condizioni critiche, nel qual caso bisognerebbe estrarre il latte per mantenerne la produzione.
  • Altrimenti, quando possibile e nel rispetto nelle indicazioni di sicurezza, in particolare l’uso della mascherina da parte della madre, l’allattamento del bambino direttamente al seno o con latte spremuto dovrebbe essere permesso, così come non è esclusa a priori la possibilità del rooming in.

In divenire 

  • Essendo in una fase ancora incerta, è necessaria una valutazione caso per caso, anche per quanto concerne la tempistica e la modalità del parto.
  • Aggiornamenti circa il COVID-19 in gravidanza, parto e allattamento, sono pubblicati settimanalmente sul sito Epicentro dell’Istituto Superiore di Sanità, il quale ha istituito un gruppo di lavoro coordinato dal Centro Nazionale di Prevenzione delle Malattie e di Promozione della Salute (CNaPPS). Lo scopo è di fornire ai professionisti sanitari che assistono la nascita indicazioni utili alla pratica clinica attraverso la revisione della letteratura scientifica e dei documenti di agenzie governative internazionali e società scientifiche.

 

Dr.ssa Chiara Marra, Ginecologa