mestruazione abbondante
Ginecologia

Mestruazioni abbandonati: perchè e cosa fare

Le mestruazioni abbondanti sono uno dei principali motivi di consultazione di un ginecologo. Alcune donne hanno flussi mestruali copiosi da sempre, cioè dai primi cicli, mentre altre iniziano ad accusare il disturbo dopo le gravidanze, o in premenopausa  o comunque ad un certo momento della loro vita. Talvolta, in particolare le donne che sin dai primi cicli hanno avuto flussi abbondanti o quelle con famigliarità (“anche mia madre ha sempre avuto mestruazioni abbondanti“), tendono a sottovalutare la copiosità, sino a quando l’anemia non inizia a dar segno di sè.
Infatti l’ipermenorrea (flusso abbondante) non solo costituisce un disagio per la frequenza con cui ci si deve cambiare l’assorbente e l’eventuale imbarazzo in alcune situazioni, ma porta anche ad anemizzazione, con sintomi come stanchezza, sonnolenza, difficoltà di concentrazione, umore deflesso.
Cosa può portare ad avere mestruazioni con queste caratteristiche? I motivi possono essere diversi, ecco i principali:
– miomi (o fibromi) uterini. Sono patologie benigne dell’utero che, in base a posizione e dimensioni, possono portare a ipermenorrea;
– adenomiosi. È la cosiddetta “endometriosi dell’utero”, cioè la presenza di endometrio, che normalmente dovrebbe stare solo all’interno della cavità uterina, nella parete muscolare dell’organo. È spesso associata anche a dolori mestruali e non è facilmente diagnosticabile, se non per un occhio esperto;
– polipi endometriali e iperplasia endometriale: sono condizioni di benignità, dovute ad una carenza ormonale di progesterone, che nel tempo può portare l’endometrio (mucosa che riveste la cavità uterina) a proliferare in maniera anomala;
– tumore dell’endometrio. Non mi soffermo su questo punto perché fortunatamente più raro. Più tipico della menopausa: ogni sanguinamento anomalo in menopausa deve far escludere una condizione di questo tipo;
– problemi ormonali: da disfunzioni della tiroide a carenza di progesterone. Il deficit di progesterone può essere dovuto a mancanza di ovulazione o a presenza di ovulazione ma ipo-produzione di progesterone. Una insufficienza di progesterone si può manifestare con cicli più brevi (ad esempio di 23 giorni anziché 28), spotting premestruale (scarse perdite di sangue qualche giorno prima della mestruazione) e ipermenorrea. In questi casi talvolta può esserci anche freddolosità premestruale, associata a umore deflesso e stanchezza marcata.
Come affrontare le mestruazioni abbondanti?
1. Avere una buona diagnosi per capire la causa e mirare la terapia.
2. Integrare con ferro, sia attraverso la dieta che con appositi integratori.
3. In caso di miomi e adenomiosi, bisogna capire se questi coinvolgono la cavità dell’utero. Le opzioni possono essere, a seconda di dimensione e sede: pillola estro- progestinica (o anello vaginale), pillola solo progestinica, spirale medicata con un progestinico (rilascia il progestinico all’interno dell’utero), chirurgia di rimozione del mioma (non dell’adenomiosi) o dell’utero.
4. In caso di polipi endometriali: rimozione dei polipi per via endoscopica (isteroscopia), e successivamente “riequilibrio” ormonale per evitare che si ripresentino. Per l’iperplasia endometriale: terapia progestinica o spirale medicata con progestinico.
5. Problemi ormonali: bisogna lavorare a monte, ad esempio sulla tiroide o sulla carenza di progesterone. In quest’ultimo caso, si può agire sullo stile di vita, sull’alimentazione, oppure con ormoni bioidentici o con fitoterapici (come ad esempio agnocasto e dioscorea) o con l’agopuntura, oppure con i convenzionali estro-progestinici o la spirale già citata.
La cosa importante è comprendere il problema, avere una buona diagnosi, e di conseguenza scegliere la terapia migliore per sè in quello specifico momento della proposta vita.
Dott.ssa Chiara Marra, ginecologa, diplomata in agopuntura e fitoterapia.