biancospino
Fitoterapia

Piante officinali: il biancospino

BINCOSPINO (CRATAEGUS OXYACANTHA MEDICUS)

Il Biancospino appartiene alla famiglia della Rosaceae e si trova spontaneamente nelle zone montane, escluse le zone litoranee. E’ una pianta perenne molto longeva, che può vivere fino a 500 anni. Ha portamento arbustivo e può raggiungere i 5 metri di altezza. Del Biancospino si utilizzano le foglie e i fiori (sommità fiorite). Le foglie sono lobate con lobi più o neo marcati. I fiori sono piccoli, bianchi-rosati, riuniti in corimbi e hanno un delizioso profumo. I frutti sono delle drupe rosse dalla polpa farinosa.
Il nome Biancospino deriva dal greco “kratos” che significa forza, “oxus” acuminato e “anthos” fiore. Secondo un’antica leggenda greca infatti, questo fiore sarebbe in grado, grazie alle sue spine aguzze, di allontanare gli spiriti del male. Per questo motivo, durante matrimoni e celebrazioni, veniva usato come simbolo di protezione.

PERIODO BALSAMICO:
Aprile

NOTE STORICHE E SIMBOLISMO:
Nell’antica Roma, dove veniva chiamato “alba spina” cioè “spina bianca”, il Biancospino era dedicato sia alla dea Flora, che regnava sulla primavera, che alla dea Maia, del del mese di maggio che imponeva la castità. Per questo motivo non venivano celebrate le nozze durante quel mese e se proprio era necessario farle, si accendevano cinque torce di Biancospino in onore della dea, per placare la sua ira.
Nel Medioevo si metteva un albero di Biancospino nella piazza del paese nel mese di maggio e lo si decorava e si danzava attorno per dare  prosperità al paese.
Già nell’antica Grecia infatti, il Biancospino era simbolo di abbondanza e protezione. In diverse regioni italiane, fino a non molti anni fa, il Biancospino veniva utilizzato per costituire siepi interpoderali, cioè per delimitare i confini  delle varie proprietà agricole. In effetti proprio il fitto intreccio di rami e la presenza delle spine, costituiva una barriera quasi impenetrabile. Oggi queste siepi profumate non esistono quasi più, per permettere il libero movimento dei mezzi agricoli.

PRINCIPI ATTIVI:
Il Biancospino è una pianta ricca di flavonoidi che possono rappresentare circa il 2% del peso del vegetale secco; ricordiamo tra questi l’iperoside, il rutoside e la quercetina. Sono presenti mono-C-eterosidi di flavoni, in particolare vitexina, orientina e 2-ramnosil vitexina. La pianta contiene anche acidi triterpenici penta ciclici e, importante componente, le procianidine oligomeriche. E’ infine presente un olio essenziale. Il Biancospino non è un digitaloide, non contiene cioè alcuna sostanza di carattere digitalico.

PROPRIETA‘:
Il Biancospino viene comunemente utilizzato come cardiotonico di mantenimento nel trattamento dello scompenso cardiaco, come antiaritmico ed antiipertensivo.
Viene inoltre usato per il trattamento dell’insonnia, di stati ansiosi e di disturbi gastrointestinali su base neuro-distonica.
A livello cardiaco il Biancospino:
– aumenta la forza di contrazione del cuore
– riduce la frequenza cardiaca
– aumenta la conduzione atrio-ventricolare
– riduce l’eccitabilità cardiaca
I flavonoidi e procianidine svolgono anche un ruolo protettivo delle coronarie favorendone la dilatazione e stimolando la vascolarizzazione del miocardio.

L’effetto sedativo invece è stato invece attribuito soprattutto alle proantocianidine. E’ usato come sedativo negli stati di ansia e insonnia transitoria, da solo o in azione sinergica con altre piante, specialmente quando essi siano accompagnati da tachicardia e palpitazioni.

INDICAZIONI CLINICHE PRINCIPALI:

  • disturbi del ritmo cardiaco: extrasistoli, tachiaritmie
  • ipertensione arteriosa
  • ansietà e insonnia

E’ da assumersi dopo consiglio medico  e non sostituisce la terapia prescritta dal curante.