bambini e disinfettanti
Pediatria

Bambini: necessità di igiene e rischi dell’abuso dei disinfettanti

In questi ultimi mesi di emergenza l’uso dei disinfettati per proteggerci dall’infezione da coronavirus è cresciuto vertiginosamente, ancora di più dalla così detta “fase 2” di graduale riapertura.

In alcuni casi, però, il tentativo di fermare il virus ha indotto comportamenti pericolosi.

“Dall’inizio dell’emergenza, infatti, le richieste di consulenza per intossicazione da disinfettati è aumentata circa del 65%, e fino al 135% nella fascia di età inferiore ai 5 anni.” Lancia l’allarme il Centro Antiveleni dell’Ospedale Niguarda, tra i più importanti riferimenti italiani per la diagnosi e il trattamento di intossicazioni acute con oltre 50 anni di attività.

Ma questa disinfezione fa davvero bene o è controproducente?

La necessità di aumentare l’igiene delle mani esiste, ma è una buona prassi sempre, anche nei bambini. Al risveglio, se si starnutisce o si va in bagno, prima e dopo i pasti, dopo il gioco, dopo essere tornati a casa dalla passeggiata e prima di incontrare altre persone. Acqua calda e sapone sono sufficienti ad assicurare una buona igiene delle mani. Usiamo i gel con prudenza e solo se non ci sono alternative: ricordiamo che sono prodotti chimici, che facilmente per loro natura irritano la pelle e favoriscono le dermatiti, e che bambini in parte possono inalarli. Vanno sostituiti all’acqua e sapone solo nelle situazioni di necessità in cui la normale igiene non può essere effettuata. I disinfettanti inoltre, oltre a “pulire” eliminano la flora batterica favorendo l’impianto di batteri ambientali meno favorevoli.

Come pulire la casa e il bucato?

Una normale pulizia è sufficiente. Ricordiamo di aerare sempre i locali. Se usiamo prodotti come alcol o candeggina facciamolo lontano dai bambini ed aeriamo prima di un eventuale soggiorno.

Non è necessario usare disinfettanti per bucato se non in caso di rischi specifici, sono prodotti potenzialmente nocivi per noi e per l’ambiente.

Può essere un ottimo momento per imparare nuove buone abitudini, come quella di lasciare fuori le scarpe, per proteggere i nostri bambini e mantenere la casa più pulita tutto l’anno.

Il centro antiveleni poi ci mette in allerta sui rischi delle sostanze chimiche: ma quali sono i rischi?
“C’è chi seguendo tutorial online e  “ricette fai da te“, prepara miscele di sostanze chimiche non compatibili tra loro- spiegano i tossicologi del Centro Antiveleni di Niguarda-. Chi imbeve le mascherine con quantità eccessive e poi le indossa, inalando un elevato dosaggio di sostanze chimiche. C’è anche chi, e sono purtroppo i casi più frequenti, riempie la casa di bottiglie di disinfettati commerciali o preparati artigianalmente, e li lascia, magari in bottigliette non etichettatealla portata dei bambini. Proprio per loro dobbiamo prestare la massima attenzione, i più piccoli infatti trovano in casa questi contenitori non custoditi e li ingeriscono accidentalmente”.

In questi casi valgono le raccomandazioni di sempre: non lasciare i contenitori dei prodotti alla portata dei bambini e in caso di ingestione prima di recarsi in pronto soccorso è bene chiamare il centro antiveleni allo 02 66 10 10 29. In questo modo la gestione telefonica dell’emergenza consente di capire se è necessario o meno un successivo accesso al pronto soccorso.

 

Dr.ssa Valentina Tono, pediatra.