tumore seno
Ginecologia

La terapia ormonale della menopausa aumenta il rischio di tumore al seno?

Per prevenzione primaria si intende la prevenzione di una determinata patologia intervenendo precocemente sui fattori che la causano. Per prevenzione secondaria si intendono tutti quegli esami che possono essere eseguiti per scoprire precocemente una patologia e poterla curare il prima possibile.

La prevenzione primaria del tumore al seno consiste nella consapevolezza della popolazione femminile dei fattori di rischio e dello stile di vita che sono associati a questo tipo di tumore.
La prevenzione secondaria è data dai programmi di screening mammografici, dall’ecografia mammaria e dalla visita senologica. 
Riguardo ai fattori di rischio del tumore alla mammella, è stato condotto uno studio sulle conoscenze delle donne a tal proposito (Poehls 2019). La terapia ormonale sostitutiva della menopausa era percepita come un fattore di rischio da circa la metà delle donne intervistate nel 2016.
È vero? La terapia ormonale della menopausa provoca tumore al seno?
Bisogna dire innanzitutto che esistono diversi tipi di terapie ormonali e ognuna di esse ha effetti diversi: estro-progestinica, solo estrogenica, tibolone, estrogeno + basedoxifene.
Inoltre, tra le terapie estro-progestiniche (estrogeno + progesterone), esistono diversi tipi di associazioni, in particolare ci sono diversi tipi di progestinici che possono essere utilizzati.
In base alla storia famigliare e personale della donna, nonché in base ai sintomi manifestati, si potrà decidere se e quale tipo di terapia ormonale impiegare.
In generale, senza scendere troppo nello specifico, si può dire che, nelle donne che assumono terapia ormonale in menopausa, il rischio di tumore alla mammella è pari a 3 casi in più ogni 1000 donne trattate con questa terapia per 5 anni. Si tratta di un rischio aumentato ma comparabile ad altri fattori di rischio associati al tumore al seno: obesità, ridotta attività fisica, due bicchieri di vino al giorno e farmaci come ipolipidemizzanti e antipertensivi (Franceschini 2019).
È importante quindi, durante la visita con il/la proprio/a ginecologo/a, prendere in considerazione tutti gli aspetti e i fattori di rischio personali oltre che i diversi sintomi, in modo da poter scegliere se assumere oppure no gli ormoni e soprattutto capire come intervenire sul proprio stile di vita per fare prevenzione primaria.