Pediatria

Prevenire le malattie invernali nei bambini in modo naturale

I raffreddori e le infezioni delle prime vie aeree sono un gruppo di patologie caratterizzate da naso chiuso e colante, a volte associate a mal di gola e febbre, raucedine, occhi rossi, tosse. Sono quasi nella totalità di origine virale. Si presentano frequentemente alla ripresa scolastica, soprattutto nei primi anni di inserimento in comunità, ed è in una certa misura normale che i nostri piccoli vengano in contatto con questi virus.

Cosa possiamo fare per aiutare i nostri bambini a fronteggiare al meglio il rientro a scuola?

Per prevenire le malattie respiratorie dei bambini si possono mettere in atto alcuni accorgimenti.

  • Evitare il fumo passivo, che rende le vie respiratorie più fragili. Per fare questo non basta che i genitori fumino sul balcone: nel respiro del fumatore sono presenti le particelle prodotte dalla combustione delle sigarette per almeno tre minuti dopo che ha finito di fumare. Inoltre queste particelle si depositano sui capelli, sui vestiti, sulle tende e sui divani.
  • Mantenere un intestino sano e una flora batterica ricca e vitale. Sbaragliare l’attacco dei germi patogeni attraverso una dieta naturale, ricca di alimenti vegetali e, in base all’età, integrali, limitando il consumo di latticini e proteine animali o di altri alimenti poco tollerati dall’individuo.
  • Eliminare i grassi idrogenati, i condimenti diversi dall’olio extravergine di oliva (si trovano in snack, merendine, gelati industriali, prodotti da forno), poichè non sono nutrienti e apportano calorie prive di sostanze utili all’organismo, inoltre affaticano il nostro sistema che deve eliminarli. Lo stesso vale per i coloranti, i conservanti e gli addensanti che si trovano negli alimenti confezionati e manipolati.
  • Ridurre o se possibile eliminare il consumo di merendine, biscotti, succhi e the, tutti alimenti ricchi di zuccheri semplici. Lo zucchero ha un effetto immunodepressivo e riduce l’assorbimento vitaminico e di molti nutrienti.
  • Fare delle scorpacciate di antiossidanti e vitamine assumendo a volontà frutta e verdura, semi oleosi, frutta secca ed essicata, in forme adeguate in base all’età.
  • Favorire sempre il ricambio d’aria negli ambienti chiusi, il gioco e lo sport all’aria aperta.
  • Esporsi al sole, portare dopo la scuola i bambini all’aperto, approfittare nei fine settimana per passeggiate all’aperto, meglio se qualche volta in montagna (meno smog). Alle nostre latitudini e a causa del buco dell’ozono non basta più esporsi qualche minuto tutti i giorni per convertire una quantità sufficiente di vitamina D, ma ci vuole un’esposizione prolungata, soprattutto in inverno, e in alcuni casi, da valutare con il proprio medico, può rendersi necessaria una supplementazione.
  • Riposare, un sonno adeguato è fondamentale per difenderci.
  • Tenere libere e pulite le vie aeree, imparando a soffiare il naso e quando necessario a pulire il naso con l’acqua fisiologica. Lavare il naso ci aiuta a ripulire le prime vie dai germi ma anche da smog e polveri e migliorano il funzionamento delle nostre ciglia nasali, preziose alleate nella difesa delle prime vie.
  • Aiutarci con un rimedio omeopatico personalizzato per mettere in equilibrio il sistema immunitario e rafforzare il nostro terreno, scelto sulla base dell’aspetto costituzionale, della storia personale e familiare, oppure con rimedi o complessi omeopatici mirati alle infezioni respiratorie, meno personalizzati ma ampiamente efficaci.
  • Curare gli episodi acuti con rimedi semplici, dieta e riposo. Evitare assolutamente il fai da te nel consumo di farmaci e soprattutto antibiotici, molto utili se necessari, ma che altrimenti indeboliscono l’organismo, distruggono la flora batterica protettiva e rendono anche più forti i germi, creando un vero danno per sè e per la comunità: ricordiamo che, per quanto noiose, si tratta quasi sempre di infezioni virali (quindi non responsive agli antibiotici).
  • Aspettare un tempo adeguato di convalescenza prima di rientrare in comunità: l’organismo ha bisogno di rimettersi in forze prima di ritornare in contatto con altre potenziali infezioni, che potrebbero approfittare della nostra debolezza legata alla recente infezione.

 

Dott.ssa Valentina Tono, medico chirurgo, pediatra, esperta di omeopatia