allattamento al seno
Pediatria

Settimana dell’allattamento materno

La consapevolezza e la conoscenza sul tema dell’allattamento materno è cresciuta negli ultimi anni tra le nuove generazioni di mamme, ma ancora molto è da fare. Siamo madri “figlie” degli anni del boom del latte artificiale, molte di noi non hanno ricevuto latte materno e non hanno visto nessuno allattare. Le nostre stesse madri spesso non hanno allattato anche per errati consigli e credenze, spesso propagandate da “esperti” operatori del settore. Sappiamo che il latte materno è la migliore fonte di nutrimento per il neonato, dà anticorpi oltre che acqua e cibo, è sostenibile ed economico e soprattutto molto comodo per la mamma e per tutta la famiglia.

Sappiamo che le donne che non producono latte sono un’esigua minoranza riportata all’1%.

Ma se fosse tutto cosi facile non saremmo qui a parlarne. Perciò partiamo dalle difficoltà, con 5 domande pratiche su 5 miti da sfatare. Tra madri, perché tutte una volta l’abbiamo pensato, e condividerlo ci fa sentire più normali e anche più vicine.

E nel normalizzare l’allattamento al seno, ricordiamoci delle mamme che allattano bimbi oltre i primi mesi, spesso per ignoranza ancora un po’ giudicate.

Allattare è naturale?

Certo tutti i mammiferi allattano, e non vanno ai corsi e non vedono le ostetriche né ricevono alcun aiuto. Ma noi viviamo in un ambiente urbanizzato e umanizzato in cui i nostri istinti sono stati “civilizzati” su molti fronti, anche quello della maternità.

Gli studi ci dicono che in natura l’allattamento viene appreso osservando i simili allattare.

Quindi mamme che allattate, non vi nascondete, magari un giorno quella bambina che vi guarda allattare il vostro piccolo, allatterà il suo anche grazie a voi.

Ma se allattare è naturale, allora è anche facile e piacevole?

Allattare è facile e comodo e anche bello quando mamma e bambino hanno imparato a farlo. Quindi all’inizio può essere difficile e complesso come la prima volta che un bambino va in bici senza rotelle: magari una sbucciatura alle ginocchia se la fa, ma quando impara… non lo ferma più nessuno.

E visto che non lo ferma più nessuno, mamme non abbiate fretta di togliere il seno, se fa stare bene voi e il vostro bambino, l’allattamento “prolungato” è salutare per entrambi finchè lo desideriate.

Chissà se avrò il latte e se sarà buono?

I mammiferi producono latte (tranne in rarissimi casi) con un meccanismo di domanda offerta: più il bambino stimola il seno, più latte viene prodotto. Si tratta però di un delicato meccanismo su base ormonale: le interferenze (separazioni tra madre e bambino, biberon, aggiunte, ma anche consigli e commenti inopportuni in un momento di estrema fragilità) ostacolano il buon avvio dell’allattamento.

Non esiste latte meno buono e meno nutriente, il latte è vivo e cambia di composizione in base alle specifiche esigenze del vostro piccolo.

E anche quando si parla di bambini oltre l’anno di vita, il latte modifica le sue caratteristiche per adattarsi alle nuove esigenze e no, non è acqua.

Quanto mangia il mio bambino?

L’allattamento è un atto di fede, e quanto mangia, se abbastanza o no, non mi serve saperlo: permetto di attaccarsi a richiesta quante volte vuole e per quanto tempo è necessario, se fa pipì e cacca e cresce a sufficienza, anche se è un bambino minuto, e cresce ai centili inferiori, ha preso abbastanza.

No… non serve la doppia pesata, perché tanto non conosco la composizione del latte per calcolarne le calorie né il reale fabbisogno del mio bambino, o se ogni poppata è uguale o diversa, o se il bimbo aveva solo sete, o fame, o altri bisogni.

No… se non riesco a tirare latte con il tiralatte non è detto che non ci sia latte, il mio bambino è molto più efficace di un tiralatte e la suzione è completamente diversa: ci sono mamme che con il tiralatte tirano a fatica 20-30 ml e hanno allattato esclusivamente per mesi bambini con piena soddisfazione.

Allattare fa male?

All’inizio la suzione non è proprio piacevolissima, ma il dolore vero e persistente è un segno che qualcosa non va, una difficoltà nell’attacco o presenza di ragadi o altri problemi. In quel caso meglio chiedere presto aiuto che trascinarsi un problema o soffrire a lungo e rischiare di perdere la possibilità di proseguire l’allattamento.

Per le mamme di bambini più grandi, spesso un momento intenso è quello della dentizione, dove qualche “morsino” a volte scappa. Di solito si tratta di momenti, e aiutando i piccoli con il loro dolore da dentizione la cosa migliora.

Queste le nostre 5 domande sull’allattamento, ma molte altre ne possono venire fuori, ai corsi preparto, ai cerchi di mamme e nelle valutazioni.

Noi ci siamo, per supportare le famiglie, le madri, i neonati ed i bambini nel loro percorso. Senza pregiudizi e mettendoci in ascolto. Mettiamo in atto tutte le nostre competenze e conoscenze, per aiutarvi ed accompagnarvi qualunque sia la vostra scelta: di allattare un mese o non provarci nemmeno o  a lungo, fino a che per mamma e bambino sia venuto il momento di smettere.

Buona settimana dell’allattamento a tutte le mamme, che prima di tutto nutrono d’amore.

Dr.ssa Tono Valentina, pediatra.

 

Vi informiamo che GIOVEDI’ 24 OTTOBRE  dalle 10.00 alle 11.30 si terrà la CONFERENZA GRATUITA  “IL MIO LATTE DI PRIMA QUALITA’. ALIMENTAZIONE PER MAMME CHE ALLATTANO” a cura della dr.ssa Irene Pozzebon e con la partecipazione della dr.ssa Silvia Ghitti, ostetrica.