Disturbi del comparto pelvico posteriore
Ginecologia, Medicina Integrata, Urologia

Disturbi del comparto pelvico posteriore

Cos’è il comparto pelvico posteriore?

È quel tratto della pelvi che comprende la parete vaginale posteriore e tutto ciò che sta oltre, quindi l’ultimo tratto dell’apparato digerente: retto e ano.

La parete vaginale posteriore ha stretti rapporti con la parete rettale anteriore e le due sono separate da strutture fasciali e muscolari.

Talvolta queste strutture possono assottigliarsi e renderne meno netta la distinzione, con l’insorgenza di alterazioni nelle fisiologiche funzioni e lo sviluppo di sintomi fastidiosi.

I disturbi del comparto pelvico posteriore

Tra i più frequenti disturbi del comparto pelvico posteriore annoveriamo la stipsi, che colpisce circa il 10% della popolazione generale.

Può manifestarsi con un rallentamento nel transito intestinale o con una vera e propria difficoltà nell’espulsione delle feci accumulate nell’ampolla rettale.

Quest’ultimo è spesso la spia di un prolasso definito rettocele.

Nei casi più avanzati impone alla paziente di digitare ovvero di agevolare la defecazione mediante una pressione sulla parete vaginale posteriore.

L’incontinenza anale è invece la difficoltà (fino alla vera e propria incapacità) di controllare lo stimolo di feci, gas o entrambi.

Questo disturbo del comparto pelvico posteriore può essere causato da un danno muscolare avvenuto durante il parto, ma manifestarsi solo dopo molti anni, con la menopausa e l’invecchiamento dei tessuti.

Le emorroidi sono alterazioni del plesso vascolare venoso anale e rettale che determinano sensazione di peso e corpo estraneo.

Infine il dolore, soprattutto in fase di defecazione, anche associato a sanguinamento può essere dovuto a ulcerazioni della mucosa, definite ragadi.

Cosa fare?

Per prima cosa cercare di avere uno stile di vita sano, un’alimentazione variata e un’adeguata idratazione.

Questi comportamenti aiutano la regolarizzazione del transito intestinale.

Qualora si percepisca che improvvisamente o da molto tempo ci si discosti da una regolare funzione intestinale, è opportuno rivolgersi allo specialista uroginecologo per capire cosa stia succedendo ed essere indirizzati al trattamento corretto per recuperare la regolarità.

L’importanza di una visita specialistica

Il pavimento pelvico femminile è il punto di incontro tra apparato urinario, genitale e ultimo tratto del digerente.

Se i confini anatomici sono facilmente distinguibili, non altrettanto si può dire per l’aspetto funzionale.

Infatti, gli ingranaggi che consentono un corretto funzionamento delle parti sono molto fini e l’equilibrio fisiologico particolarmente complesso.

Di conseguenza, è assolutamente importante la necessità di un lavoro d’équipe tra specialisti con competenze diverse, dove l’uroginecologo costituisce il direttore d’orchestra.

A chi rivolgersi

L’articolo è a cura del Dott. Stefano Manodoro, uro-ginecologo specializzato in disfunzioni del pavimento pelvico e lacerazioni da parto.

Per informazioni e prenotazioni:

035.5297162 oppure info@casamedica.it