Osteopatia e moto viscerale
Fisioterapia, Postura e movimento

Osteopatia e moto viscerale

Cos’è l’Osteopatia viscerale?

Tra le tecniche che più spesso stupiscono i pazienti in trattamento dall’osteopata ci sono sicuramente quelle che agiscono sugli organi interni, dette tecniche di osteopatia viscerale.

Ma perché l’osteopata se ne occupa?

Se lo paragoniamo ad un “meccanico del corpo”, che verifica e ripristina il movimento di tutte le parti dell’organismo, anche i visceri rientrano a buon diritto nel suo campo di interesse.

Questo perché anche gli organi in buona salute possiedono un movimento fisiologico.

Questo movimento è interdipendente poiché le membrane sierose, le fasce, i legamenti e gli altri tessuti connettono i vari visceri tra loro e alle parti circostanti.

Motilità e mobilità

Sappiamo che l’intestino è dotato di motilità, cioè di una possibilità intrinseca di movimento, chiamata peristalsi; forse trascuriamo però la mobilità, ovvero il movimento dei visceri in risposta al movimento volontario o involontario di altre parti del corpo.

Infatti, a differenza del cranio, torace e addome sono formati solo in parte da scheletro; possono pertanto cambiare facilmente forma secondo i movimenti del corpo insieme con gli organi in essi contenuti.

Ad esempio piegare il busto in avanti comporterà uno spostamento in avanti anche del fegato, così come di duodeno e flessura epatica del colon.

Anche questi ultimi si muoveranno anteriormente, ma in misura minore.

Perché trattare gli organi interni?

Conoscere l’anatomia e la biomeccanica permette all’osteopata di prevedere la direzione e l’ampiezza del movimento degli organi nel cammino, nella corsa, o anche nelle varie situazioni specifiche in cui il paziente si può trovare.

Pensiamo ad un giocatore di golf nell’atto dello swing (il movimento con cui, impugnando la mazza, sferra il colpo alla pallina).

Il fegato, l’organo con la massa maggiore del nostro corpo, subirà un movimento di torsione che solleciterà in particolare il legamento coronario e il triangolare destro, che lo sospendono al diaframma.

Per questo motivo dovranno essere valutati e trattati in questo paziente.

Cosa influenza il moto viscerale?

Il movimento degli organi non è solo il risultato della mobilizzazione volontaria delle strutture scheletriche.

Esso può anche essere influenzato in modo del tutto involontario dal sistema nervoso autonomo, così come avviene migliaia di volte al giorno per azione della respirazione diaframmatica o dei battiti cardiaci.

Queste minime deformazioni diventano percepibili solo quando sussiste un piccolo disturbo nel movimento, che ripetuto per mesi o anni milioni di volte, e può provocare problemi che sembrano sproporzionati alla causa iniziale.

Una valanga comincia con piccoli sassi…

La legge della progressione geometrica ci insegna infatti che da cause minori derivano effetti maggiori, i quali possono trovarsi distanti dalla fonte che li ha provocati.

Anche una lesione pleurica relativamente piccola, limitando lo scorrimento della superficie polmonare rispetto alla parete toracica, potrebbe provocare una disfunzione clinicamente significativa.

A sua volta, questa potrebbe portare ad altri disturbi, come nevralgie cervicali croniche.

A chi rivolgersi?

L’articolo è a cura della Dott.ssa Claudia Monti, Medico Chirurgo e Osteopata.

Presso CasaMedica si occupa di Osteopatia anche la Dott.ssa Alessia LoveraFisioterapista e Osteopata.

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