La fibromialgia è una sindrome multifattoriale, talvolta anche molto difficile da diagnosticare. Il sintomo principale è il dolore muscoloscheletrico cronico e diffuso, che spesso si accompagna a una serie di altri sintomi come astenia, disturbi del sonno, problemi cognitivi e psichici, disturbi gastro intestinali e un ampio spettro di disagi somatici e neurovegetativi che fanno vivere il paziente in una condizione di profondo disagio. L’alimentazione corretta può essere un’alleata nella gestione di questi sintomi.
Fibromialgia e problemi gastrointestinali
Si stima che il 40% dei pazienti affetti da fibromialgia presenti problemi gastrointestinali, come flatulenza, dolore addominale, alterazioni dell’alvo e tutti i sintomi tipici della Sindrome del Colon Irritabile (IBS). In molti casi è presente intolleranza al lattosio e/o alterata sensibilità al glutine non celiaca (NCGS).
Ecco, quindi, che emerge l’importanza di una corretta alimentazione per garantire l’apporto di tutti i macro e micronutrienti necessari per mantenere una buona salute gastrointestinale e un corretto funzionamento del sistema nervoso e dei muscoli. Ricordiamo che il nostro intestino gioca un ruolo di prima linea nel funzionamento di tutto l’organismo. Spesso, infatti, viene chiamato il secondo cervello.
Alimentazione e dieta corretta per la fibromialgia
Quindi quale è la dieta da seguire in caso di fibromialgia?
È doveroso precisare che non esiste una dieta specifica che faccia guarire dalla fibromialgia. Esistono una serie di accorgimenti nutrizionali da adottare per gestire e ridurre la sintomatologia tipica di questa sindrome e migliorare la qualità di vita del paziente fibromialgico.
Il sovrappeso e l’obesità sono i primi fattori su cui puntare l’attenzione. Un peso eccessivo causa uno stato infiammatorio cronico dell’organismo, che può portare a un peggioramento dei sintomi. Per queste ragioni è importante, anche nella fibromialgia, riuscire a mantenere o raggiungere una corretta forma fisica.
La dieta deve garantire il giusto apporto di minerali, vitamine e antiossidanti. Nei fibromialgici sono state evidenziate carenze di diversi minerali, quali ferro, selenio, zinco e magnesio (importante per la funzionalità del sistema nervoso e muscolare).
Sono state rilevate anche carenze delle seguenti sostanze:
- vitamina D che, tra le varie funzioni, ha quella di ridurre l’infiammazione, garantire il trofismo muscolare e sostenere il funzionamento del sistema immunitario;
- vitamina B12 essenziale per il funzionamento dei mitocondri e per la formazione di serotonina a partire dal triptofano;
- Omega 3 essenziali per la lore azione antinfiammatoria;
- coenzima Q10, importante antiossidante;
- amminoacidi ramificati, necessari per fornire energia ai muscoli e regolare la sintesi proteica e muscolare.
È consigliato evitare gli alimenti contenenti eccitotossine (come glutammato e aspartame), presenti spesso in dadi da brodo, cibi in scatola, salumi, piatti pronti, bevande e dolciumi light.
A chi rivolgersi
L’articolo è a cura della Dott.ssa Francesca Giupponi, Biologa Nutrizionista